31 maggio 2013

Fusione Fredda, test indipendenti: l'Hot Cat funziona e produce più energia delle fonti tradizionali




Non sembrano ormai esserci più dubbi: nel mondo dell'energia è in atto una vera e propria rivoluzione incarnata da Andrea Rossi e dalla sua creatura, l'E-Cat.


L'ingegnere italiano è stato spesso al centro delle polemiche e bersaglio di dure critiche, accusato di poca trasparenza nel mostrare i risultati del suo lavoro. Agli scettici l'ingegner Rossi ha sempre risposto che il tempo e i fatti gli avrebbero dato ragione. E quel momento pare essere arrivato, l'attesa è infatti finita: gli ormai celebri test di terze parti indipendenti sull'Hot Cat sono stati pubblicati. Come aveva preannunciato l'ingegner Rossi, i test sono positivi e confermano la bontà del suo lavoro.
In un unico documento di 29 pagine pubblicato il 16 maggio su arxiv.org e intitolato "Indication of anomalous heat Energy production in a reactor device containing hydrogen loaded nickel powder" sono stati condensati i risultati di due test effettuati il primo a dicembre 2012 e il secondo a marzo 2013. I ricercatori che hanno firmato lo studio sono: Hanno Essen (fisico teorico, Royal Institute of Technology, Stoccolma), Evelyn Foschi (fisica esperta di radioprotezione, già Università di Bologna), Torbjörn Hartman (ingegnere senior presso lo Svedberg Laboratory, Uppsala), Bo Höistad (fisico delle particelle, professore all'Università di Uppsala), Giuseppe Levi (fisico nucleare, Università di Bologna e associato dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Roland Pettersson (già professore di Chimica presso l'Università di Uppsala), Lars Tegnér (professore al Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Università di Uppsala). .
Il test di dicembre è durato 96 ore, mentre quello dello scorso marzo 116 e in entrambi i casi è stata rilevata una produzione anomala di calore. Il primo test è stato effettuato su un prototipo denominato E-Cat HT (HT sta per "High Temperature") che è riuscito a produrre circa 160 KWh con un consumo di circa 35 kWh. Il COP (coeffiient of Performance) è stato di 5,6, una densità di potenza di circa 7 · 103 W/kg e una densità di energia termica di circa 6.8 · 105 Wh/kg.
Nel test di marzo, effettuato su un prototipo migliorato denominato E-Cat HT2, sono stati invece prodotti 62 Kwh con un consumo di circa 33 Kwh. Il COP registrato è stato di 2,9, la densità di potenza di circa 5.3 · 105 e la densità di energia termica di circa 6.1 · 107 Wh/kg
La differenza nei risultati tra i due test può essere dovuta alla volontà da parte dell'ing. Rossi di tenere sotto controllo la temperatura per migliorare la stabilità della reazione. In ogni caso entrambi gli esperimenti hanno dimostrato che i reattori messi a disposizione dall'ingegner Rossi sono in grado di produrre un quantitativo di energia superiore rispetto a quello delle fonti tradizionali. Inoltre nelle conclusioni del documento si sottolinea che entrambi gli esperimenti, durati come abbiamo già ricordato ambedue circa 4-5 giorni, sono terminati per l'arresto volontario del reattore e non per l'esaurimento del combustibile.
Gli studiosi specificano inoltre che il risultato del test di marzo deve considerarsi migliore rispetto a quello di dicembre perché i problemi riscontrati nel primo test sono stati risolti e non si sono più ripresentati nel secondo. Nel corso della prossima estate dovrebbero iniziare nuovi test della durata di circa 6 mesi per verificare le performances dell'E-Cat HT2 nel lungo periodo e cercare di svelare l'origine del fenomeno termico finora osservato.  
Per avere maggiori dettagli sui test la redazione di IBTimes Italia ha contattato Giuseppe Levi, fisico nuceare presso l'Università di Bologna e uno dei firmatari dello studio. "Da quanto si evince nell'articolo, siamo di fronte a una sorgente di energia non convenzionale"- ha dichiarato il ricercatore.
Il Professor Levi ha lodato la trasparenza con la quale l'ing. Rossi ha permesso a lui e agli altri studiosi di effettuare i test: "Abbiamo potuto operare nella più totale autonomia e libertà. Fin dall'inizio era chiaro che avremmo potuto pubblicare i risultati qualunque fossero stati."
Sulla natura della reazione che permette all'E-Cat di funzionare il Professor Levi ci ha ribadito che non si tratta di una reazione né propriamente chimica né propriamente nucleare: "Esatto. Sicuramente non è di natura chimica. - ha dichiarato Levi- L'assenza di radiazione ci fa dire che se è una fonte nucleare è comunque di natura nuova rispetto a quelle conosciute."
Per quanto concerne invece la produzione di energia i risultati emersi dal test sono impressionanti e il Professor Levi ha sottolineato: "Questi dati sono contenuti nella pubblicazione. Ponendosi nel caso più conservativo si hanno densità di energia dieci volte maggiori a quelle convenzionali. Ma questa è sicuramente una estrema sottovalutazione. Nel testo sono pubblicati valori che sono probabilmente più realistici."
Infine, a nostra precisa domanda, se ritiene che l'E-Cat possa rivoluzionare il monda dell'energia, il professor Levi ha risposto con un lapidario "Si, senza dubbio".

Fonte

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27 maggio 2013

Attentato di Boston: morti sospette di agenti e testimoni

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Due agenti Fbi, un testimone interrogato dall'Fbi, un falso sospettato. Una catena di morti in poco più di un mese colpisce da vicino l'inchiesta su Boston


di Matzu Yagi.

Due agenti speciali dell'FBI, Christopher Lorek e Stephen Shaw, sono morti durante un'esercitazione a Virginia Beach, il 20 maggio 2013. I due uomini tentavano di scendere con un cavo da un elicottero su un'imbarcazione. Ma a causa del cattivo tempo sono precipitati in acqua morendo per le conseguenze dell'impatto. 


Christopher Lorek e Stephen Shaw erano parte della squadra di agenti che si occupavano dell'attentato di Boston accanto a Richard Deslauriers. Erano coinvolti nelle fasi di cattura dei sospettati, i fratelli Tsarnaev. 

Un giovane studente che era stato accusato a torto, Sunil Tripathi, è già morto in circostanze non chiarite.

La morte ha raggiunto anche un'altra persona legata al caso dell'attentato di Boston. Un amico dei fratelli Tsarnaev, il giovane ceceno Ibragim Todashev, è stato ucciso dagli agenti dell'FBI a Orlando, in Florida, il 22 maggio scorso, nel corso di un "violento contrasto". In un comunicato, l'FBI - pur non facendo il nome di Todashev - ha affermato che l'individuo che è deceduto veniva interrogato in relazione all'indagine sull'attentato del 15 aprile. Un agente speciale dell'FBI è stato accompagnato da due uomini della polizia del Massachusetts  e altri agenti per interrogare Todashev presso la palazzina di appartamenti in cui abitava. «Durante l'incontro, qualcosa è andato storto», ha detto John Miller, esperto del canale televisivo CBS. L'FBI sostiene che il suo agente ha subito ferite non letali nel corso della collutazione ed è stato «coinvolto nella sparatoria», senza altri dettagli.


Fonti:
http://www.voltairenet.org/article178635.html.
http://www.cbsnews.com/8301-505263_162-57585638/boston-bombing-suspects-friend-ibragim-todashev-killed-in-fbi-shootout/.
http://www.infowars.com/falsely-identified-boston-bomber-found-dead-in-river/.


 
 

18 maggio 2013

Colombia: una donna fantasma passeggia per le vie di Bogotà


Perchè la Cina sta costruendo città fantasma in Africa?



I PALAZZINARI CINESI SI STANNO DANDO DA FARE IN AFRICA
Nova Cidade de Kalimba è una moderna città africana costruita da investitori cinesi in Angola e composta da circa 750 edifici di otto piani.Nei progetti degli investitori, la città doveva raccogliere circa 500 mila abitanti, ma un inquietante filmato mostra come la selvaggia urbanizzazione cinese rischia di creare la prima “città fantasma” dell’Africa.Il costo dell’operazione si aggira sui 2,5 miliardi di euro, ma si tratta solo di una frazione del fiume di denaro che la Cina sta investendo in Africa. A questo punto, la domanda è semplice: perchè i cinesi sono così interessati al territorio africano?Costruita alla periferia di Luanda, la capitale angolana, Nova Cidade de Kalimba, oltre ai 750 blocchi di appartamenti, conta una dozzina di scuole e più di 100 locali commerciali, ma non ci sono abitanti! Come mai? Pare che il prezzo di un appartamento si aggiri sui 90 mila euro, una cifra esorbitante rispetto al magro reddito medio della popolazione locale che ancora vive nelle baraccopoli.Nonostante l’enorme quantità di appartamento invenduti, Nova Cidade de Kalimba è solo una delle tante città “fantasma” che la Cina sta costruendo in tutto l’Angola e in tutto il continente africano. Negli ultimi dieci anni, la Cina ha pompato miliardi di euro, e il trend non mostra il minimo segno di rallentamento.


COME RIPORTA IL DAILY MAIL NUMEROSE CHINATOWN STANNO NASCENDO IN TUTTA L’AFRICA
dalla Nigeria alla Guinea equatoriale, nel Ciad, nel Sudan, ma anche in Zambia, Zimbawe e Mozambico. Insomma, la Cina considera il continente nero un investimento cruciale per il futuro, stringendo una vera e propria morsa sul continente dal sapore “neocoloniale” che in futuro potrebbe fare dell’Africa un continente satellite. “I cinesi sono dappertutto”, dice Trevor Ncube, un importante uomo d’affari africano con interessi editoriali di tutto il continente. “Se in passato gli inglesi sono stati i nostri maestri, oggi i cinesi hanno preso il loro posto”.A questo punto, è lecito chiedersi se le misteriose città fantasma siano destinate realmente agli africani. Secondo gli analisti internazionali, ormai non è più mistero che i governanti cinesi considerino l’Africa come l’unica soluzione ai problemi di sovrappopolazione e alla imminente scarsità di risorse di risorse naturali.


I CINESI RAPPRESENTANO UN QUINTO DELLA POPOLAZIONE TERRESTRE E HANNO FAME DI CIBO

terra e energia. Negli ultimi dieci anni, il consumo di petrolio è aumentato di 35 volte e le importazioni di acciaio, rame e alluminio divorano circa l’80% delle forniture mondiali.La popolazione cinese si è praticamente triplicata negli ultimi cinquant’anni, passando da 500 milioni di individui a 1,3 miliardi. E’ per questo motivo che il governo di Pechino ha lanciato il programma politico “Una sola Cina in Africa”, una sorta di lotteria nazionale per lasciare il paese e stabilirsi in un nuovo continente.Nella disattenzione totale di tutto il mondo, l’incredibile cifra di 750 mila cinesi si è già trasferita in Africa negli ultimi dieci anni. La strategia è stata accuratamente messa a punto dai funzionari cinesi, i quali hanno stimato che la Cina ha la necessità di inviare in Africa 300 milioni di persone per risolvere i problemi di sovrappopolazione e inquinamento.

china-africaLA BANDIERA ROSSA CINESE AVANZA
L’avanzata cinese sembra inarrestabile: ambasciate e nuove rotte commerciali si stanno aprendo tra i due paesi, mentre la nuova elìte cinese stanziatasi in Africa comincia a farsi notare in tutto il mondo, acquistando oggetti preziosi nelle boutique, guidando le loro esclusive BMW e Mercedes e mandando i loro figli in esclusive scuole private.Le pessime strade africane sono sempre più ingombre di automezzi cinesi che riempiono i mercati africani di prodotti a basso costo. Gli indumenti venduti nei mercati del continente ormai riportano quasi sempre la scritta “Made in China”.Migliaia di chilometri di ferrovie sono state costruite dai cinesi per il trasporto di miliardi di tonnellate di legname tagliato illegalmente: foreste incontaminate sono state distrutte per coprire il fabbisogno di legname della Cina che equivale al 70% di tutta la produzione Africana. Inoltre, il territori è stato sventrato per l’estrazione di diamanti e oro.Le gigantesche miniere cinesi sono piene di “schiavi” africani che estraggono i preziosi minerali a meno di 1 dollaro al giorno. In Angola, il governo ha deciso che il 70 per cento dei lavori pubblici deve andare alle imprese cinesi, la maggior parte delle quali non impiega personale angolano.Ma la colonizzazione non è solo economica, ma anche culturale: numerosi centri culturali finanziati dallo Stato Cinese, denominati “Istituto Confucio”, stanno sorgendo in tutta l’Africa, con lo scopo di insegnare alla popolazione locale come fare affari in lingua e stile mandarino e cantonese.Inoltre, esclusivi ristoranti che servono solo cibo cinese, e dove non sono ammessi i neri, stanno sorgendo in ogni angolo del continente.

UN PREZZO SALATISSIMO PER L’AFRICA
Vi è un aspetto sinistro di questa invasione cinese, un prezzo troppo alto da pagare per la popolazione africana. La Cina ha interesse, tra l’altro, a fomentare le guerre civili tra le popolazioni africane, vendendo così milioni di dollari di armi prodotte dalle aziende cinesi.Naturalmente, tutto questo avviene in collaborazione con i corrotti leader africani, i quali, dopo aver ottenuto l’indipendenza dalle potenze coloniali dei bianchi, Gran Bretagna, Francia, Belgio e Germania, sono felici di fare affari con la Cina per un semplice scopo: i soldi!Se i governi democratici dell’occidente sembrano molto più insistenti nel chiedere all’Africa le riforme democratiche e la necessità di più “trasparenza” nell’uso del denaro (termini diplomatici per evitare che i dittatori intaschino i milioni destinati alla popolazione), i cinesi sono molto più rilassati rispetto alla questione, decidendo di chiedere un occhio, a volte anche tutti e due, rispetto al reale utilizzo dei soldi da parte dei governi africani.Il comportamento della Cina non fa altro che alimentare il cancro della corruzione.

PAZIENZA SE SI ALIMENTA LA POVERTA’
in un continente che conta ben 800 milioni di persone che vivono in condizioni estreme di miseria.Ma i cinesi sono sprezzanti di tali critiche. Per essi, secondo il loro spirito pragmatico da locuste, l’Africa è solo una risorsa da sfruttare finchè dura, e non un luogo dove garantire i diritti umani. Non a caso, questo atteggiamento è accolto con grande favore da parte dei dittatori africani.Ma quello di cui hanno bisogno gli abitanti di questo meraviglioso continente, dove emersero i primi ominidi dalla Great Rift Valley, è un disperato bisogno di progresso e i cinesi non sono qui per questo. Sono qui per rapinare un paese ricco di spazio e di risorse naturali.Quando finirà la predazione? Finchè Pechino ne troverà vantaggio: i cinesi non si fermeranno fino a quando in Africa non ci saranno più minerali o petrolio da estrarre. Dopo secoli di dolore, guerra e fame, l’Africa meriterebbe decisamente di meglio.


Fonte

5 maggio 2013

Senatore USA Mike Gravel: “Abbiamo una forza militare dello spazio, ed è attiva”


Disclosure Mondiale, parla il senatore Mike Gravel: “Abbiamo una forza militare dello spazio”

Il 2 Maggio 2013 durante l’Audizione sul Disclosure, il senatore Mike Gravel ha fatto una dichiarazione notevole. Il senatore ha detto letteralmente: “Abbiamo una forza militare dello spazio, ed è attiva”. 
Esistono indizi concreti dell’esistenza di un programma spaziale occulto parallelo a quello della NASA che impiegherebbe velivoli e tecnologie segretissime sviluppati attraverso programmi ombra e scaturiti da processi di retroingegneria aliena. E’ nelle mani del Pentagono – e non della NASA – il controllo dell’esplorazione spaziale del sistema solare.


Il senatore Mike Gravel

Ricordiamo che in passato, fecero scalpore tra i media, le dichiarazioni del presidente USA George W. Bush sulla volontà di vietare l’accesso allo spazio a chi è nemico degli Stati Uniti. Tali affermazioni, in effetti, sono in estrema sintesi il sunto di un documento “Politica nazionale dello spazio” postato in un oscuro sito web del governo americano lo scorso 6 ottobre (prima del weekend del Columbus Day), in modo da evitare che i mezzi d’informazione se ne occupassero; anche se in realtà è stato in seguito riportato in maniera sintetica dal quotidiano americano “Washington Post”. Con questo documento l’amministrazione Bush ha inteso rivedere la politica spaziale americana affinché possa essere consentito di “svolgere senza intralci operazioni nello spazio per difendere i propri interessi”. Gli USA “risponderanno alle interferenze e, se necessario, negheranno agli avversari l’uso di capacità spaziali ostili agli interessi nazionali degli USA”.


Questo documento affida al Segretario della Difesa e al Direttore dell’Intelligence Nazionale l’incarico di “sostenere la trasformazione della difesa e dell’intelligence” e sviluppare “una struttura di forza operativa e capacità spaziali ottimizzate che sostengano la sicurezza nazionale e del territorio”. Tra l’altro le dieci pagine del documento conterrebbero un paragrafo soltanto che ammette l’esistenza della NASA, a cui si riconosce il ruolo di “realizzare un conveniente programma a lungo termine di esplorazione spaziale con esseri umani e robot”. Nonostante le rassicurazioni fornite da fonti della Casa Bianca nel non volere adoperarsi in una corsa alla militarizzazione dello spazio molti sono stati i pareri degli esperti che si sono dichiarati invece non convinti della natura pacifica di tale iniziativa.



Le dichiarazioni del Senatore Mike Gravel non solo confermano l’esistenza di una Forza di Comando Spaziale, gestita soprattutto dal NORAD e dallo Space Command (gestione che spetta alla Marina degli Stati Uniti). Di questa opinione è anche il capitano Robert Salas che appunto conferma la presenza di un comando spaziale ma ammette che in passato alcuni UFO hanno disattivato le rampe di lancio di alcuni missili della classe MIRV a testate nucleari multiple. Guardate il video delle dichiarazioni.

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Commento di Oliviero Mannucci: Ricapitolando, tutti ( piloti di aerei, senatori, agenti d'intelligence, scienziati vari) vedono o sanno che esseri alieni visitano il nostro pianeta da migliaia di anni, come ho sempre scritto su questo blog con tanto di documenti alla mano ( ricorderete il famoso manuale del dipartimento di Fisica della US Air Force, dove viene speigato agli aspiranti piloti da caccia, che gli alieni visitano la Terra da almeno 50000 anni)  ma ci sono degli astronomi e degli astrofili, che continuano a sostenere che pur osservando il cielo spesso, non hanno mai visto niente del genere. Io anche sono un astrofilo e collaboro con l'università di Siena e in passato ho collaborato con quella di Firenze, eppure osservando il cielo da 38 anni, ho visto sia tanti UFO ma anche qualcosa di più, infatti in un occasione con uno di questi oggetti ho anche scambiato segnali luminosi, per non parlare poi degli esperimenti di contatto alieno ai quali ho partecipato o fatto in proprio, in cui si sono sempre manifestati dei velivoli anomali. Quindi o gli astronomi e gli astrofili che continuano a dire che non hanno mai visto UFO e tanto meno alieni mentono spudoratemente o non sono in grado di distingure un fenomeno nturale da uno artificiale! Come la mettiamo? C'è un detto: Se vuoi svegliare uno che dorme sicuramente ci riesci, se vuoi svegliare uno che fa finte di dormire no! Cari astrofili e astronomi, scettici in generale, qui ci sono senatori statunitensi, piloti di aerei civili e militari, ex agenti dell'intelligence che si sono riuniti da tutto il mondo per dirvi che non avete le palle per raccontare quello che sicuramente avete visto anche voi chissà quante volte, che volete fare, volete continuare a mettere la testa sotto la sabbia? Lo struzzo che faceva così per non vedere il leone che stava arrivando alla fine è stato mangiato lo stesso! Guarda il video qui sotto...I TEMPI SONO MATURI!