Messaggi dagli alieni, un nuovo codice di comunicazione delle spie,
percorsi criptati, il count down per la conquista della Terra, anzi no,
il mega attacco hacker che farà implodere le reti di comunicazione sul
web. Per otto mesi YouTube è stato la casa di un mistero che ha
incuriosito i più grandi network
Ne hanno parlato The Guardian, la Bbc, il Washington Post. Giorni fa
qualcuno era sicuro: “Il mistero ha a che fare con la Francia per i
colori riportati sui video”.
Il nome del mistero è WebDriver Torso, il canale YouTube sul quale da febbraio sono stati caricati 80 mila video simile: 11 secondi di rettangoli blu e rossi,
in sottofondo un fastidioso suono che il plotone di nerds curiosi ha
scoperto infastidire i gatti. Il mistero si è infittito ancora di più
quando i rettangoli hanno preso le sembianze di Rick Astley, il cantante pop degli anni Ottanta che spopolò con il tormentone Never Gonna Give You Up.
Ebbene, dopo mesi di congetture ecco svelato cosa c'è dietro a WebDriver Torso:
si tratta di un canale usato dai tecnici di Google per testare la
qualità audio e di immagine dei video. Caricando il video si notano le
differenze tra il filmato originale e quello messo online. Big-G ha risposto a Engaged svelando
l'arcano con questa frase: “We're never gonna give you uploading that's
slow or loses video quality, and we're never gonna let you down by
playing YouTube in poor video quality. That's why we're always running
tests like Webdriver Torso”.
Anche sulla frase del comunicato ufficiale sono scattate
interpretazioni: la frase “never gonna give you up” farebbe riferimento
alla famosa canzone di Rick Astley. Non solo: il nome di uno dei video “tmpRkRL85”
andrebbe tradotto così: Rk sta per "Rick", RL "Roll" e 85 "1985" due
anni prima del rilascio della canzone "Never Gonna Give You Up". Il
tutto andrebbe ricollegato al famoso meme Rickrolling,
il fenomeno esploso nel 2007 che prevedeva un link nascosto che ti
“costringeva” a cliccare sul video di Rick Astley che ha conquistato
oltre 800 milioni di visualizzazioni.
Laura Bogliolo
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