12 luglio 2014

Voladores: Esseri Oscuri, sullo sfondo del Campo Energetico Umano

Rappresentazione di un Volador: los Voladores possono avere diverse forme, più o meno grandi e sono simili a ombre deformi fluttuanti per aria.
  
«Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita.» don Juan Matus 

Perché desideriamo che qualcuno ci guidi quando possiamo fare da soli?»
«Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita.» don Juan Matus (1)
Rispetto a quanto riferito fino ad ora della concezione tolteca, le considerazioni che seguono possono apparire ancora più sconcertanti e possono generare una varietà di reazioni nel lettore: di difesa come il rifiuto o di consapevolezza profonda come angoscia, senso di schifo, paranoia. Rivolgo per questo al lettore lo stesso invito che il Nagual Carlos fece alla conferenza di Santa Monica, in California, nel 1993 – la sua prima apparizione pubblica dopo decenni di totale anonimato:
«Il mio nome è Carlos Castaneda. Vorrei pregarvi di una cosa. Vi prego di sospendere per oggi il giudizio. Vi prego di aprirvi – anche solo per un’ora – alla possibilità che sto per presentarvi. Per trent’anni sono stato irreperibile. Non sono solito rivolgermi alla gente e parlare. Ma ora, per un momento, sono qui. È nostro dovere ripagare un debito a coloro che hanno fatto la fatica di mostrarci certe cose. Questo sapere noi lo abbiamo ereditato. Don Juan ci disse che non dobbiamo difenderlo. Vorremmo farvi capire che ci sono opzioni, possibilità insolite che non sono fuori dalla vostra portata.» (2)
 
castaneda
Gli antichi stregoni si accorsero per primi che qualcosa non andava per il verso giusto. Essi videro che nei bambini, le Emanazioni Luminose – tenute insieme da una forza agglutinante nella forma di un uovo – erano anche ricoperte da una patina di straordinario splendore. Videro che alla crescita del bambino questa patina, anziché svilupparsi anch’essa di conseguenza, diminuiva drammaticamente. Videro che questo involucro di luce era direttamente correlato alla consapevolezza dell’individuo e lo chiamarono lo Splendore della Consapevolezza.
La consapevolezza non si sviluppava come sarebbe stato naturale.
Inquietati da questa incongruenza estesero le loro indagini e scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.
Quelli che volano, oscure ombre di fango parassite, predatori alieni
Gli sciamani toltechi scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili. Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibavano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa. Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los Voladores, ovvero quelli che volano.
Don Juan: «Sei arrivato, e con le tue sole forze, a ciò che per gli sciamani dell’antico Messico era la questione suprema. Per tutto questo tempo non ho fatto che menare il can per l’aia, insinuando in te l’idea di un qualcosa che ci tiene prigionieri. Ed è davvero così!»
Carlos: «Perché questo predatore ci avrebbe sottomessi nel modo che stai descrivendo, don Juan? Dev’esserci una spiegazione logica.»
Don Juan: «Una spiegazione c’è ed è la più semplice che si possa immaginare. I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie…» (1) 
I Voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia. Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente. Il danno energetico che questa azione predatrice ci arreca è immenso. Siamo esseri magici dotati di possibilità infinite condannati a brandelli di consapevolezza: i Voladores consumano regolarmente la patina luminosa – che torna a crescere per sua natura – e come impeccabili giardinieri tengono l’erba rasa sempre allo stesso (misero) livello. Gli sciamani vedono che la patina di luminosità rimastaci è una piccola pozzanghera di luce sotto i piedi, che non arriva nemmeno agli alluci. Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo. Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e «sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà.» (2)
Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. «La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.» (3)
L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato. Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego! E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i Voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano. I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, tutti gli eccessi, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “disarmoniche” sono il loro cibo prediletto. I Voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.
«La nostra mentalità da schiavi, che nella cultura giudeo-cristiana ci promette consolazione nell’aldilà, non porta alcun vantaggio a noi stessi, bensì ad una forza estranea, che in cambio della nostra energia ci fornisce credenze, fedi e modi di vedere che limitano le nostre possibilità e ci fanno cadere nella dipendenza.» (4)
Secondo don Juan sono stati proprio i Voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.
L'Installazione Estranea dei Voladores
Sono stati proprio i voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, abitudini, consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.
Carlos: «Ma come ci riescono, don Juan? Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo?»
Don Juan: «Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce. Ci hanno dato la loro mente!
CI HANNO DATO LA LORO MENTE!
Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene… Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti. Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.»
Carlos: «Ma se gli sciamani dell’antico Messico e quelli attuali vedono i predatori, perché non fanno nulla?»
Don Juan: «Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili. Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.» (1)
 
Aquila, Infinito, Astratto: la visione degli Sciamani Toltechi di Carlos Castaneda

Non c’è da meravigliarsi dunque del fatto che i bambini hanno spesso paura di demoni, mostri, spiriti o strane ombre (l’Uomo Nero) che secondo loro si nasconderebbero sotto il letto, dietro le porte, negli armadi, etc. I bambini piccoli vedono e solo quando hanno raggiunto una certa quota di socializzazione smettono di vedere, e ciò che prima era visibile si manifesta come inconscia presenza, come inquietudine, paura, disperazione, depressione…

«La mente di quello che vola non ha rivali. Quando si propone qualcosa non può che concordare con se stessa e indurti a credere di aver fatto qualcosa di meritevole. La mente di quello che vola ti dirà che qualsiasi cosa dica Juan Matus è solo un mucchio di sciocchezze e quindi essa stessa concorderà con la sua affermazione, “ma certo, sono sciocchezze” dirai tu. È così che ci sconfiggono.» Don Juan Matus (2)
Il recente film The Matrix dà forma in maniera efficace a queste tematiche castanediane: il Tonal dei toltechi – ovvero il mondo quotidiano frutto della socializzazione e mantenuto dall’attività della mente – è Matrix, una terrificante trappola che consente a delle entità (in questo caso macchine) di depredare l’energia degli esseri umani. I pensieri che attraversano la nostra mente sono certamente “nostri”, ma la mente, attraverso la socializzazione, ne dirige il percorso in modo tale che essi sono “liberi” non più di quanto lo sia un treno su delle rotaie. I dati sensoriali sono i nostri, ma il software che guida il pensiero è estraneo.
 
Il pensiero ricrea costantemente il mondo così come lo vediamo (o meglio, così come ci è stato insegnato a vederlo. Fermare il pensiero per gli sciamani toltechi significa “fermare il mondo” e vedere le cose come sono veramente: pura energia.
Don Juan spiega che gli sciamani possono sconfiggere l’installazione estranea attraverso una vita di impeccabilità (uso strategico dell’energia) perché la disciplina strema in modo incommensurabile la mente aliena. La disciplina e la sobrietà sono qualità della consapevolezza che rendono la patina di splendore dell’uovo luminoso sgradevole al gusto dei Voladores. Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore e si entra nel silenzio interiore si affatica la mente del predatore in modo così insostenibile che l’Installazione Estranea fugge. Successivamente essa ritorna, ma indebolita. Attraverso ripetuti stati di silenzio interiore l’Installazione Estranea prima o poi viene sconfitta e non torna.
Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore, il mondo così come lo conosciamo collassa e affiorano aspetti di noi del tutto straordinari, come se fino a quel momento fossero stati sorvegliati a vista dalle nostre parole. Don Juan sostiene che il giorno in cui la Mente Estranea ci abbandona è il giorno più triste e difficile, poiché siamo costretti a contare solo sulle nostre forze e non c’è più nessuno a dirci cosa dobbiamo fare. Dopo un’esistenza di schiavitù, la nostra vera mente è molto debole e insicura e deve ritrovare la sua identità.
La Libertà e il Vivere consapevolmente nel Momento Presente
La via tolteca fornisce agli amanti della libertà tantissime tecniche pratiche per uscire dalla prigione della vita quotidiana, dalla schiavitù della socializzazione. Oltre a quanto già considerato attraverso le arti dell’Intento, dell’Agguato e del Sognare, gli sciamani praticano la Ricapitolazione e i Passi Magici (la Tensegrità).
LA RICAPITOLAZIONE è la tecnica respiratoria e di rievocazione per recuperare tutte le energie perdute nelle infinite situazioni e negli innumerevoli incontri della nostra vita e per abbandonare le energie tossiche che tali situazioni o persone hanno lasciato in noi.
LA TENSEGRITA' è l’eredità dei Passi Magici che gli antichi stregoni ci hanno lasciato. Attraverso moltissime sequenze di movimenti possiamo attingere alle energie dell’universo e invocare la forza dell’Intento in noi. Questo ci ridona forza, sobrietà, salute e determinazione. E di tutto questo abbiamo un gran bisogno, perché c’è da lottare più che mai con le proprie risorse e attraverso un atteggiamento di presenza in un momento storico delicatissimo che appare come una svolta epocale.
Carlos racconta:
«Il predatore che don Juan mi aveva descritto e che avevo visto non aveva nulla di benevolo. Era immensamente grande, osceno, indifferente. Avevo percepito con chiarezza il disprezzo che provava nei nostri confronti. Non c’era da dubitare che tanto tempo addietro quelli della sua specie ci avessero schiacciati, rendendoci deboli, vulnerabili e docili… Mi sedetti e piansi fino a non poterne più. Ma non era per me stesso che piangevo. A difendermi dai predatori avevo la mia collera, il mio inflessibile intento. Piangevo per i miei simili…» (1)

Lo studioso tolteco Norbert Classen ci ricorda che se «ci vogliamo effettivamente liberare dai voladores e da quella parte dell’intelletto che non è nostra, dobbiamo cominciare dal falso dualismo del nostro Ego, dallo specchiarci nella pozzanghera di consapevolezza, e ritornare a osservare il mondo per quello che è, cioè pura energia, che non è né buona né cattiva. Se riusciamo in questo, potremo riconoscere che oltre il velo del conosciuto e degli stretti confini del quotidiano ci attende un universo immenso e meraviglioso. Certo è un universo predatorio con voladores e uomini altrettanto rapaci, ma questa constatazione non significa il dover giudicare; mette anzi noi, i voladores e tutto ciò che esiste su uno stesso piano. Solo se ci liberiamo dallo spirito di schiavitù e dallo schema fisso “carnefice-vittima” abbiamo davvero una chance di riguadagnare la nostra libertà – una chance di libertà dai dettami impostici dai voladores, dallo specchio del narcisismo, dagli obblighi della realtà quotidiana e dalla fissazione del Punto d’assemblaggio. Se ci disfiamo del giudizio dualistico e consideriamo gli avvenimenti che ci accadono non più come maledizioni e ricompense, ma come promettenti sfide, abbiamo mosso il primo passo sulla via che ci può portare fuori dalla prigione del nostro Io abituale: la Via del Guerriero.» (2)
La visione tolteca del mondo si configura dunque come un vasto interessante paradigma alternativo sia alla visione del mondo occidentale che a quella orientale. Uno sciamano saggio incarna le doti della pragmaticità e della fluidità e sapendo che nessun paradigma rappresenta la verità assoluta è libero di cambiare sistema a piacere, a seconda di ciò che ogni situazione richiede. Paradigmi diversi non sono per lui concepiti come antagonisti, minacciosi o sbagliati, ma semplicemente come diversi punti di vista.
Questa breve introduzione al mondo magico degli Sciamani Toltechi vuole essere un invito alla libertà e non può che concludersi con le parole di don Juan, uomo di conoscenza estremamente evoluto e libero, vero, impeccabile maestro:
«Per consentire alla magia di avere presa su di noi, non dobbiamo fare altro che bandire ogni dubbio dalla nostra mente. Una volta eliminati i dubbi, tutto diventa possibile.» (3)
«Una volta raggiunto il silenzio interiore, tutto diventa possibile.« (4)
 fonte: http://www.carloscastaneda.it
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
(1) Carlos Castaneda, Il Lato Attivo dell'Infinito
(2) Norbert Classen, Carlos Castaneda e i Guerrieri di don Juan
(3) Carlos Castaneda, Il Potere del Silenzio
(4) Carlos Castaneda, Il Fuoco dal Profondo

Articolo di Cristina Bassi

Fonte 

5 luglio 2014

OREGON VORTEX: oltre ogni ragionevole spiegazione

 

Nell'Oregon (USA), su una collina a sud ovest vicino a Gold Hill, c'è un'area circolare di circa 165 metri di diametro in cui si verificano strani fenomeni, diventata un'importante meta turistica sin da quando è stata aperta al pubblico nel 1930. Per esempio, in certi luoghi all'interno di questo "vortice", le bussole si comportano in modo irregolare e la gente, in piedi, in posizione rilassata, può oscillare avanti e indietro con un intervallo di 22 secondi.L'effetto più evidente è quello dei cambiamenti apparenti nelle dimensioni degli oggetti e delle persone. In alcune zone del vortice, quando due persone sono poste l'una di fronte all'altra, in piano e lungo un'asse nord - sud, ciascuna persona risulterà più bassa quando si troverà sul lato sinistro rispetto a quando sarà sul lato destro. Si possono vedere anche scope che stanno in piedi da sole e palline che rotolano in salita. Il vortice è classificato come un punto misterioso dove alcune leggi della fisica, sono temporeaneamente sospese come risultato di una confluenza di campi magnetici. La leggenda narra che i nativi americani della zona, consideravano quel luogo come "Terra proibita" dato che i loro cavalli si rifiutavano di entrarci, così come altri animali. Un geologo di nome John Lister, giunto nella zona nel 1920, fu così sconcertato da quello che vide tanto da rimanere lì per il resto della sua vita eseguendo ogni tipo di test. Lister, che studiò l'area per circa quarant'anni, sosteneva di avere una corrispondenza con Einstein sull'argomento e di aver fatto delle importanti scoperte. Che cosa scoprì, nessuno lo saprà mai perchè bruciò tutti i suoi appunti prima della sua morte che avvenne nel 1959.


"OREGON VORTEX"





Non credo che molte persone abbiano mai sentito parlare del famoso fenomeno della "casa del mistero"(House of mystery) che coinvolge una casa costruita a Gold Hill,Contea di Jackson,Oregon.
Ma partiamo dall'inizio la casa di cui stiamo parlando risale al 1904 e veniva usata da una compagnia per estrarre l'oro da quelle parti,poi abbandonata è stata usata come magazzino,come scuola e alla fine di nuovo come magazzino.
Il fenomeno è poco dopo esattamente una notte del 1907,con stupore il vecchio proprietario arrivò come tutte le mattine e trovo la sua casa completamente modificata,a primo colpo poteva sembrare che la casa era stata colpita come tutta la zona da una piccola scossa di terremoto,ma subito il proprietario capì che qualcosa non andava perchè sia il terreno che gli alberi erano intatti,e quindi il fenomeno aveva colpito solo la sua casa.
Nel corso degli anni seguenti ci furono molti scienziati che cercarono di dare una loro spiegazione,ma con scarsi risultati,tant'è vero che le teorie sono innumerevoli ma in pratica nessuna è andata a confermare nulla,se non il fatto che non esiste una spiegazione scientifica che spieghi questo strano mistero.
dal 1930 è diventata anche una delle attrazioni più importanti d'America,si può visitare anche oggi sette giorni su sette spendendo 7 dollari.
Grazie a John Litster, un geologo, ingegnere minerario, e fisico, che ha sviluppato la zona dagli anni 20 fino all'apertura del sito appunto negli anni 30.Fino alla sua morte nel 1959 il geologo aveva condotto motlissimi esperimenti tutti documentati. Era nato a Alva, Scozia il 30 Aprile 1886.
Dai suoi scritti un affermazione lascia un pò esterefatti,parlando del Vortex:"L'umanità non è ancora pronta ad affronatare questo fenomeno."
Un aspetto che mi lascia un pò perplesso è che gli animali non possono entrare,nella casa mi pare ovvio,ma proprio nella zona,dicono per sicurezza,o forse perchè gli animali possono percepire quello che noi non possiamo?
Nella casa ci sono fenomeni assurdi,ad esempio se mettiamo una scopa sul pavimento la scopa rimane dritta senza cadere,se mettiamo un asse di legno dentro la casa in posizione verticale,e mettiamo una pallina la pallina salirà la salita,la pallina può essere di qualsiasi elemento,ferro,plastica.



I fenomeni che accadono li in realtà non sono solo dentro la casa ma anche fuori,uno dei più comuni è proprio quello che riguarda il cambiamento di dimensioni non solo di persone ma anche di oggetti,oppure le bussole che impazziscono,altro fenomeno curioso è che se uno rimane dritto in piedi oscilla avanti e indietro per 22 secondi con intervalli di un secondo.
Le persone che come detto già prima si posizionano una davanti all'altra noteranno che la persona sulla sinistra risulterà sempre più piccola,e questi effetti sono cosi chiari che vengono notati da tutti,infatti dicono che si possono fare riprese e foto,perchè il fenomeno è cosi chiaro che non ci sono trucchi.


I nativi chiamavano già in passato questa zona la zona proibita e i loro cavalli al solo avvicinarsi impazzivano.
Quindi sicuramente anche in passato il sito era già conosciuto e sapevano che in questo punto qualcosa di strano accadeva.
Secondo me la domanda da farsi è: Perchè qui?
la risposta io non saprei proprio darvela,come del resto neanche gli scienziati,che ipotizzano ma non confermano,che sia una modifica fisica?che sia un materiale sconosciuto che crea questi fenomeni?che siano stati gli alieni?


Chiudo la mia recensione dicendo che molto spesso in questo posto i non vedenti dicono di vedere delle ombre che camminano affianco a loro,di percepire le ombre degli animali che corrono verso il bosco,stesso discorso vale per i sordi che dicono di udire persone che parlano lingue a loro sconosciute.
L'Oregon vortex rimarrà sicuramente un mistero molto affadcinante ma dalla risuoluzione del mistero ancora molto lontana.
Nel telefilm X-files del 1999 c'è una puntata dedicata proprio a questo fenomeno.



Ci sono moltissimi video su Youtube,basta cercare "Oregon Vortex" 
Fonte 


Nell'Oregon (USA), su una collina a sud ovest vicino a Gold Hill, c'è un'area circolare di circa 165 metri di diametro in cui si verificano strani fenomeni, diventata un'importante meta turistica sin da quando è stata aperta al pubblico nel 1930.

Per esempio, in certi luoghi all'interno di questo "vortice", le bussole si comportano in modo irregolare e la gente, in piedi, in posizione rilassata, può oscillare avanti e indietro con un intervallo di 22 secondi.
L'effetto più evidente è quello dei cambiamenti apparenti nelle dimensioni degli oggetti e delle persone.

In alcune zone del vortice, quando due persone sono poste l'una di fronte all'altra, in piano e lungo un'asse nord - sud, ciascuna persona risulterà più bassa quando si troverà sul lato sinistro rispetto a quando sarà sul lato destro.
Si possono vedere anche scope che stanno in piedi da sole e palline che rotolano in salita.
Il vortice è classificato come un punto misterioso dove alcune leggi della fisica, sono temporeaneamente sospese come risultato di una confluenza di campi magnetici.
La leggenda narra che i nativi americani della zona, consideravano quel luogo come "Terra proibita" dato che i loro cavalli si rifiutavano di entrarci, così come altri animali.
Un geologo di nome John Lister, giunto nella zona nel 1920, fu così sconcertato da quello che vide tanto da rimanere lì per il resto della sua vita eseguendo ogni tipo di test.
Lister, che studiò l'area per circa quarant'anni, sosteneva di avere una corrispondenza con Einstein sull'argomento e di aver fatto delle importanti scoperte.
Che cosa scoprì, nessuno lo saprà mai perchè bruciò tutti i suoi appunti prima della sua morte che avvenne nel 1959.
Il mondo non è ancora pronto per quello che succede qui, disse.
- See more at: http://noiegliextraterrestri.blogspot.it/2012/05/incredibile-anomalia-spazio-temporale.html#sthash.JUSwNG7b.dpuf

1 luglio 2014

LA NOSTRA STORIA E COME RISCRIVERNE IL FINALE

di: Nicola Zegrini

Una cultura basata quasi esclusivamente sulla menzogna e una società che accetta felicemente tutte le favole che gli vengono raccontate, questo è il mondo in cui viviamo.

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Dall’inizio della nostra storia siamo stati indottrinati con falsità raccapriccianti, siamo stati indotti a credere in cose che letteralmente non erano né in cielo né in terra, menzogne crudeli che ci hanno resi schiavi di un sistema finalizzato al dominio assoluto di tutto ciò che esiste, fin anche a ciò che di più intimo abbiamo: la nostra stessa volontà. Il tutto è stato fatto in una maniera ben precisa, attraverso il Divide et impera , il principio secondo il quale, per dominare nel miglior modo una popolazione, è necessario creare disordini odi e rivalità all’interno di essa.
Quelli che seguono sono solamente alcuni esempi forniti per grandi linee. Data la vastità dell’argomento è impossibile dare una descrizione completa del fenomeno in un semplice articolo ma potete rendervi conto facilmente di quanto questo principio sia stato, nel corso della storia, una costante nel modus operandi di chi tiene le redini del mondo e di come lo sia anche e soprattutto ai giorni nostri.
La Bibbia, il libro sacro per due tra le principali religioni monoteiste.
Ma era davvero un libro sacro? Fino a non molto tempo fa, quando la maggior parte del popolo era, suo malgrado, analfabeta era facile far credere che così fosse ma ora è sufficiente che chiunque legga quel libro perché si renda conto che non vi è nulla di sacro. La Bibbia è un semplice libro che narra la storia dei tempi remoti. Chiunque ne abbia letto alcuni estratti o anche solo guardato uno dei tanti film da essa ispirati credo sia rabbrividito nel constatare quali violenze venivano compiute in nome di colui che, per la religione, sarebbe il nostro Dio. La verità è semplice ed evidente: quel personaggio, Jahvè detto l’Elohim, qualunque fosse la sua provenienza, non era il Creatore ma un semplice individuo, uno come tanti, un personaggio che aveva assoggettato un intera popolazione piegandola alla propria ambizione. Ripeto basta soltanto la lettura di quel testo per rendersene conto(http://www.maurobiglino.it ). Quel personaggio assetato di potere, avido e vendicatore è quello che ci è stato presentato come il nostro dio. Questa è la sconvolgente verità.


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Qualcuno potrebbe obiettare che la religione cattolica si basa sì sulla Bibbia, ma soprattutto sul nuovo Testamento il quale si riferisce alla vita di Gesù.

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Verissimo, ma chi era Gesù? E’ mai possibile che quello che abbiamo su di lui siano soltanto racconti scritti molto tempo dopo la sua morte e riguardanti solamente la sua nascita, la primissima infanzia, il periodo in cui aveva 33 anni e la successiva morte e resurrezione? Cosa ha fatto per tutto il resto della sua vita? Se così fosse, se è vero che il cattolicesimo si basa sulla vita e sugli insegnamenti di Gesù, allora quando è successo che Gesù ha detto che un prete debba essere l’intermediario tra noi e Dio? Quando inoltre avrebbe parlato della confessione? A me questa pratica ricorda tanto i tempi moderni, dove siamo spiati in ogni nostra azione, in cui intercettano le nostre telefonate, le nostre mail e possono vedere i nostri spostamenti… Oggi con la tecnologia che abbiamo è semplice farlo ma nei tempi antichi non vi era pratica più efficace della confessione per ottenere un simile risultato. Quando mai poi Gesù aveva parlato di castigo divino? Quello che ricordo io sono frasi del tipo “porgi l’altra guancia”, a significare l’importanza del perdono in ogni ambito della vita. Gesù aveva detto anche frasi tipo:
“Se coloro che vi guidano dicono che il regno di Dio è in cielo allora gli uccelli del cielo vi precederanno, se vi dicono che è in mare, i pesci del mare vi precederanno. Il regno è invece dentro di voi e fuori di voi.”
Oppure:
“Io sono la luce che sovrasta tutti loro, io sono il tutto, il tutto promanò da me e il tutto giunge fino a me; spaccate il legno e io sarò li dentro, solleva la pietra e la mi troverai”.
O
“Allorché di due farete uno, allorché farete la parte esterna come l’interna e la parte superiore come l’inferiore, allorché del maschio e della femmina farete un unico essere che non è più né maschio né femmina allora entrerete nel regno”
(dal vengelo di Tommaso https://www.youtube.com/watch?v=MREcJ6EYpuU http://www.esoterismoemisteri.com/i_vangeli_gnostici.html ). Frasi piuttosto eloquenti oltre che bellissime che stanno a significare l’eguaglianza e la presenza di Dio all’interno di tutto il creato e di conseguenza degli stessi esseri umani, nessuno escluso: un credo piuttosto odioso per chi aveva esigenze di dominio e faceva del Divide et impera la propria arma principale. La verità è semplice e può essere facilmente ricercata nei libri di storia: i fondamenti del cristianesimo sono stati semplicemente decisi a tavolino per esigenze di mera dominazione.
E’ stato l’imperatore Costatino, un personaggio ambiziosissimo e calcolatore che, vedendo che i seguaci di Gesù stavano diventando sempre più numerosi e, vedendo di conseguenza vacillare la supremazia della figura dell’imperatore, che fino a poco tempo prima era vista come un’emanazione in terra della divinità, decise di fare del cristianesimo la religione di stato. Una mossa geniale perché, in questo modo, poteva facilmente piegare al proprio volere quella che, altrimenti, sarebbe potuta divenire una seria minaccia. Per far si che quella religione in rapida crescita potesse essere volta alle proprie esigenze, Costantino smise di perseguitarne i seguaci e cominciò a riscriverne totalmente le regole. Indisse quindi il concilio di Nicea e altre riunioni nelle quali l’imperatore ed i suoi uomini di fiducia decisero letteralmente a tavolino in che cosa questi cristiani dovessero o non dovessero credere. Durante quei concili venne selezionata una gran quantità di scritti, alcuni dei quali furono ritenuti idonei agli scopi che conosciamo ma altri seguirono una sorte più nefasta e vennero fatti probabilmente sparire per sempre dalla circolazione. Emblematico al riguardo è il ritrovamento, in tempi recenti, dei cosiddetti rotoli del Mar Morto o dei rotoli di Nag Hammâdi, scritti che in buona parte narravano le gesta di Gesù di cui faceva parte anche il sopracitato vangelo di Tommaso. A riprova degli scopi non proprio altruistici dell’imperatore possiamo anche citare il fatto che esso non abbracciò mai per se stesso il credo cristiano ma rimase sempre fedele al Mitraismo, una religione pagana misterica le cui origini possono probabilmente essere ricercate nell’antico Egitto o il fatto che molti riti del cristianesimo ricalchino quelli di religioni pagane precedenti – .
Dopo Costantino il cristianesimo continuò a diffondersi sempre di più ma gli insegnamenti originali dell’ispiratore di questa religione sono in gran parte perduti e ancora non vi è certezza riguardo a cosa abbia fatto durante la maggior parte della propria vita prima della, vera o presunta, morte a 33 anni.
Con il cristianesimo quindi, il progetto del Divide et impera andava avanti in maniera egregia: si viveva nella paura costante del castigo divino; chiunque avesse commesso anche il più insignificante dei reati veniva condannato a pene severissime e considerato senza dio; tutti quelli con un credo differente venivano considerati impuri e venivano combattute guerre ferocissime per tentare di portarli sulla “retta via”. Le cose non avrebbero potuto funzionare meglio per le elites, finche non arrivò l’età della ragione, l’illuminismo, epoca in cui la scienza cominciava a fare i primi progressi e l’uomo cominciava a non credere più in qualcosa senza il minimo fondamento. La fede ora richiedeva delle prove.
Arrivò allora, proprio dalla scienza, una teoria che avrebbe letteralmente sconvolto il mondo della fede ma che, paradossalmente, non poteva essere più appropriata per gli scopi dei dominatori del mondo. Stiamo parlando dell’”Evoluzione delle specie” di Charles Darwin. In quella teoria le idee propugnate per secoli dalle religioni basate sulla bibbia, per quanto riguarda la creazione, venivano semplicemente ridicolizzate: la creazione non poteva essere frutto della volontà perché era dovuta semplicemente al caso. Stranamente una teoria così rivoluzionaria ebbe quasi subito un’accoglienza maestosa, anche la stessa chiesa, che in passato aveva perseguitato chiunque osasse mettere in dubbio i propri dogmi accettò tale dottrina. Anche ai giorni nostri è considerata qualcosa di inconfutabile, una sorta di verità assoluta. Molti scienziati si sono dati da fare per criticarla paragonando, ad esempio, la possibilità che la complessità della vita possa essere dovuta al caso al fatto che un colpo di vento possa assemblare i veri pezzi di un boeing 747 per formarne un aereo funzionante. Eppure quella teoria è ancora una delle colonne portanti su cui si tiene la nostra società e a nessuno importa il fatto che lo Stesso Darwin avesse espresso seri dubbi riguardo al fatto che qualcosa di complesso come l’occhio umano possa essere frutto solamente del caso e di millenni di evoluzione. Quella teoria era semplicemente quello che serviva per continuare con il Divide et impera: separava, innanzitutto, credenti e non credenti. In questo scenario, i primi erano costretti a credere solamente perché così gli veniva detto di fare, cosa che avrebbe messo in seria difficoltà il loro potere di raziocinio e la loro fiducia in sé stessi; per i secondi, i non credenti, si apriva una nuova epoca: la scienza gli aveva detto che non esiste creazione, che la vita è frutto del semplice caso e che esistere significa una lotta continua in cui solo il più forte avrebbe prevalso. Il terreno perfetto per mettere in atto il Divide et impera. Così è ancora oggi al punto che qualunque scoperta che possa mettere in dubbio il dogma della Teoria dell’evoluzione e la centralità del lavoro dell’uomo e del caso nella storia viene ridicolizzata o addirittura occultata. Sto parlando di moltissimi monumenti o reperti storici in ogni parte del mondo che risultano essere molto più antichi di quello che la storia ufficiale vorrebbe farci credere – o del fatto che realizzazioni come le piramidi difficilmente potrebbero essere state create a mano dagli schiavi.
Rimanendo sul campo delle scoperte scientifiche, qualche mese fa ho letto una notizia che avrebbe potuto essere una di quelle svolte storiche per il genere umano, del tipo “svelato il più grande segreto dell’esistenza”.
Eccola qui: (Link) Michio Kaku, uno degli scienziati più conosciuti e stimati al mondo, una presenza costante in tutti i documentari scientifici ha dichiarato che la scienza ha provato l’esistenza di Dio; niente di meno di questo. Una notizia clamorosa, no? Allora mi domando: qualcuno di voi ha sentito parlare di questa scoperta in televisione?
Io proprio no, ma perché? Caro papa Francesco, perdona la mia ignoranza, ma non dovrebbe essere interesse primario della chiesa quello di diffondere la verità sull’esistenza o meno del creatore? Sono sicuro che tu sia molto impegnato in questo periodo ma almeno una citazione potevi anche farla!
Ma non è che invece la motivazione possa essere un’altra? Non è forse possibile che una scoperta del genere avrebbe fatto crollare tutto il castello di carte dell’inganno globale mettendo in serio dubbio il suo baluardo centrale che è “L’evoluzione delle specie”?

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Altri esempi: Sbarco dell’uomo sulla luna avrebbe rafforzato la posizione degli Stati Uniti nella guerra fredda – Divide et impera,
Storia più recente, 11 Settembre, indipendentemente da chi possa essere il responsabile, a chi hanno dato la colpa? Divide et impera.
La vita attuale è letteralmente inondata dallo strumento che usano le elite del Divide et impera e sembra che molte persone ne siano totalmente assuefatte e schiave a loro insaputa, vedi razzismo, lotte di religione, scontri tra tifoserie ecc. ecc.
La televisione poi ci va a nozze, ogni giorno veniamo inondati di “notizie” di violenze omicidi e scontri. Un altro esempio: vi siete resi conto che ogni volta che i notiziari parlano di un qualche omicidio vanno sempre ad intervistare i vicini o chiunque conoscesse il presunto assassino e, ogni volta, la risposta è la stessa: mi sembrava una persona totalmente normale… .Ma a chi giova tutto questo? Semplice, dobbiamo aver paura l’uno dell’altro, diffidare, allontanarci; in una parola Divide et impera.
Quando ero bambino facevo il chierichetto (aiutavo a servire la messa) ne ero contentissimo e profondamente motivato fino a che un giorno, durante lo prove, non mi inginocchiai con il piede sbagliato e il parroco mi rimproverò severamente. La domenica successiva, non toccava a me servire la messa ed ero quindi seduto tra le prime file. A un certo punto il parroco, evidentemente ignaro che fossi presente, cominciò a raccontare quanto era accaduto pochi giorni prima descrivendomi come un infimo peccatore e facendomi sentire in maniera terribile. Ora so che probabilmente il mio peccato era stato quello di aver invocato l’archetipo sbagliato, ma a quel tempo non sapevo nulla di tutto questo. Nei giorni successivi cominciai a chiedermi: ma possibile che io che faccio quello che faccio con tutta la fede e il cuore possibile debba essere rimproverato per una cosa così insignificante come l’inchino, ma perché la forma deve essere più importante della sostanza, ma perché qualcuno deve insegnarmi come relazionarmi con il creatore? Da quel giorno, non ricordo esattamente che età avessi, ma probabilmente meno di 10 anni, non volli più essere chierichetto e cominciai a seguire messa sempre più raramente, scelsi quindi di portare avanti una mia spiritualità e un comportamento da ribelle riguardo a molte convenzioni sociali; ribelle anche perché scelsi di amare il Dio che sentivo dentro di me e a seguire una religione più conforme ai dettami della mia anima e perché non permisi più nessuno di insegnarmi in cosa credere o come farlo.
Questo per dire che non c’è niente di spontaneo e genuino nelle convenzioni che ci vengono imposte. L’uomo non è più libero di ricercare e di amare il proprio dio o meglio può farlo ma, se lo fa, viene considerato un eccentrico e viene quasi emarginato. Una costante della storia dell’umanità e forse il motivo primario per il quale viene messo in essere il Divide et impera è che così viene ignorato o trascurato qualunque insegnamento che si riferisca alla presenza della creatore stesso in ogni ambito della creazione, un esempio sono i passi sopra citati dal Vangelo di Tommaso, un altro è il lavoro di Ermete Trismegisto, un filosofo che era considerato il primo e il più importante di tutti nell’antichità e che oggi viene totalmente ignorato. La verità è che non ci è permesso di comprendere che, se il creatore è presente in ogni cosa creata, lo è anche in noi esseri umani, di conseguenza, se noi ci uniamo siamo noi stessi creatori, niente di più semplice e la scienza ci conferma che la nostra volontà ha effetti sulla realtà tangibile. Quindi che cosa aspettiamo? Per secoli, millenni hanno tentato di separarci per poterci controllare e per tenere a bada il nostro potere. Cosa aspettiamo ad unirci per rivendicare i nostri diritti e ritrovare la nostra essenza divina?

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Tutto ciò che è falso sta crollando lo vediamo dappertutto: la comunità europea doveva unire i popoli e portare pace e ricchezza e invece è servita all’esatto contrario, ora tutti sanno che è spacciata bisogna solo capire quando avverrà il suo crollo; la nato doveva servire a difendere i popoli occidentali dall’aggressore russo invece è stata soltanto uno strumento di aggressione e sottomissione, nessuno ci crede più e non appena l’Europa sarà costretta a fare accordi con la Russia per il proprio approvvigionamento di gas sarà anche la fine di questa organizzazione; il potere bancario doveva portare ricchezza e benessere invece è servito solamente a renderci schiavi di una moneta privata creata a debito che sarà schiacciata dall’imminente ritorno al gold standard; gli OGM dovevano portare salute e una maggiore produzione alimentare e hanno portato solo inquinamento e malattie, adesso non li vuole più nessuno…
La religione doveva avvicinare i popoli a Dio, cosa a fatto invece?
Sarà l’ultima istituzione a crollare ma il boato si sentirà forte e a lungo.
L’era dell’inganno è finita, non vogliano più i vostri falsi eroi ora per noi è tempo di unirci e ritrovare la centralità dell’essere umano.
Nonostante i vostri sforzi per separarci dai nostri simili e dal nostro io interiore un pugno di persone ha deciso di unirsi, indipendentemente dalle distanze fisiche, in un unico credo: quello di poter vivere in un mondo migliore, un mondo in cui non ci fossero più guerra, povertà, disparità e separazione. Prima eravamo solo dei poveri pazzi bistrattati da tutti ma ora stiamo crescendo in numero e in efficacia, ora la gente comincia ad ascoltarci e riusciamo ad attirare un seguito sempre maggiore, la gente è stanca delle menzogne, non c’è più posto per l’inganno il vostro spazio si restringe sempre di più. Il destino che avevate deciso per noi si appresta a diventare un traguardo irraggiungibile. Non c’è più spazio per la separazione, avete cercato per millenni di dividerla ma in questo momento l’umanità è più unita che mai. Sapete una cosa, secondo me sono questi i veri eroi.
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Concludo con la citazione di un grande maestro, lui è stato ucciso per aver seguito le proprie idee, gli avevano offerto la grazie se avesse ritrattato ma ha preferito morire piuttosto che farlo; ufficialmente il motivo della sua condanna era l’aver sostenuto che la terra non fosse al centro dell’universo, un crimine gravissimo certo, ma forse le sue colpe erano anche altre: si chiamava Giordano Bruno, queste sono le ultime parole che ha scambiato con il suo discepolo prima di essere bruciato vivo in Piazza Campo dei Fiori a Roma e ogni volta che le leggo mi vengono i brividi.
“Maestro come potrò ritrovarvi…”
“Guarda dentro di te, Sagredo, ascolta la tua voce interiore e ricorda che l’unico vero maestro è l’essere che sussurra al tuo interno.
Ascoltala: è la verità ed è dentro di te.
Sei divino, non dimenticarlo mai
…la separazione non esiste, siamo tutti Uno, in eterno contatto con l’anima unica…”

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