Per nove anni un equipe di archeologi russi è stata impegnata nello
scavo di un monumento trovato nel distretto di Uchalinsky, nella
Repubblica di Bashkortostan, Russia
Durante lo studio delle foto aeree, i ricercatori hanno notato una costruzione rotonda di una cinquantina di metri di diametro.
Secondo le prime valutazioni, i cerchi di pietre potrebbero essere
paragonabili alla famosa Stonehenge. Gli esperti pensano si tratti delle
rovine di un antico tempio utilizzato dalle popolazioni del Neolitico.
La Bashkiria, per le sue condizioni climatiche favorevoli, ha
attirato numerosi gruppi umani fin dai tempi antichi. Infatti, grazie
agli scavi archeologici compiuti negli ultimi anni, si è scoperto che la
zona è ricca di antichi siti archeologici.
Tuttavia, una costruzione delle dimensioni di questa ultima scoperta
non era mai stata trovata. Una struttura simile fu già trovata in
passato, ma si trattava di un edificio cinque vole più piccolo.
Secondo l’archeologo Vitaly Fedorov, capo della spedizione
archeologica patrocinata dalla VEGU Academy (Università Orientale di
Lettere e Filosofia) e professore associato di Storia russa, il
ritrovamento è parte di una struttura unica costruita circa cinquemila
anni fa, durante il periodo neolitico, cioè nella tarda Età della
Pietra, quando i primi manufatti i bronzi cominciarono a fare la loro
comparsa.
Secondo l’opinione riportata sul sito della Pravda, “la costruzione di un monumento come quello ritrovato in Bashkiria richiede una certa tecnologia che solo una civiltà piuttosto avanzata potrebbe aver avuto a disposizione.
Stando ai dati attualmente a nostra disposizione, le tribù che
abitavano quest’area cinquemila anni fa non conoscevano nemmeno
l’agricoltura”. Probabilmente, la misteriosa costruzione è stata
utilizzata per la celebrazione di riti pagani.
Questa ipotesi è stata avanzata sulla constatazione che il tempio
risulta orientato astronomicamente verso il sole nascente e la luna.
Purtroppo, le pareti dell’edificio non si sono conservate, impedendo
qualche eventuale chiarimento. Da quanto ritengono gli archeologi, nel
corso del tempo la popolazione locale ha rimosso molte pietre da
utilizzare come materiale di costruzione per le proprie abitazioni.
Per molto tempo gli archeologi hanno creduto che non vi fossero mai
state civiltà sviluppate negli Urali del Sud. Tuttavia, nel corso degli
ultimi cinquant’anni del secolo scorso, sono stati rinvenuti numerosi
insediamenti fortificati, tutti con una struttura di tipo circolare.
Tra i vari reperti rinvenuti nei siti, i ricercatori hanno trovato
oggetti provenienti da diverse parti dell’Eurasia, monete, gioielli e
armi. L’opinione prevalente tra gli scienziati è che si tratti di tribù
indoeuropee originarie, secondo lo storico Salavat Gallymov, dell’Iran.
Oltre al tempio di pietra di Bashkiria, e alla più famosa Stonehenge,
strutture simili sono state ritrovate in diverse parti dell’Europa, tra
cui l’Austria e la Repubblica Ceca.
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