L’apertura del terzo occhio
è un processo lento e graduale, che è possibile riconoscere grazie ad
alcuni segni o “sintomi”.
“L’uomo, sapete, ha soltanto due occhi
che vedono e registrano tutto, una vista che è come una straordinaria
macchina fotografica che riprende immagini minute, molto nitide,
minuscole; e con quell’immagine l’uomo dice a se stesso: Questa volta
conosco la realtà delle cose, e per un momento è tranquillo.
Poi, sovrapponendosi gradualmente all’immagine, compare un altro occhio,
che riprende un’immagine del tutto diversa. A questo punto il nostro
uomo non vede più chiaramente; ha inizio una lotta tra i primi due occhi
occhio e il terzo, una lotta feroce, e alla fine il terzo occhio ha la
meglio, assume il controllo e così la lotta finisce. Ora che ha in mano
la situazione, il terzo occhio può continuare il suo lavoro da solo ed
elaborare la propria immagine, secondo le leggi della visione interiore.
Questo occhio speciale si trova qui – disse Matisse – indicando il
cervello”.
Per prima cosa, per riconoscere un’eventuale apertura dell’occhio
interiore, puoi notare se ti riconosci in qualcuno di questi sintomi:
– Stai trascorrendo un periodo in cui le cose che vedi non sono più come
prima, non hanno più quelle sembianze, quel senso, quel
significato/interpretazione, quel valore che gli attribuivi in
precedenza;
– Il mondo ti si rivela, ora, con particolari tratti che prima non riuscivi a cogliere;
– Inizi a vedere e a volerti liberare da certe catene e continui a
chiederti come mai gli altri non intravedano i lacci che li tengono
legati e li costringono a sottomettersi a certi carcerieri;
– La nuova visione è così sbalorditiva da gettarti quotidianamente nello stupore;
– Ogni giorno, in misura progressiva, percepisci un non so ché di
incorporeo che sollecita i tuoi sensi e, per quanto banale o insensato,
stimola la tua meraviglia;
– Hai il presentimento di possedere una vista che non sia solamente
legata all’organo fisico, agli occhi, ma a un’area più sottile ed estesa
del tuo Essere (in relazione col mondo e con l’universo);
– Stai sperimentando dei bagliori intuitivi che ti mostrano tutte le
cose da altre angolazioni o che illuminano come una torcia alcune zone
buie ed incomprensibili.
– Interagisci con agenti istruttori particolarmente evoluti di questo o
altri piani (dimensioni), o sai che, in qualche modo, qualcuno o qualche
forza primordiale, avvolge la tua vita e ti lascia ogni tanto degli
indizi.
Se avverti uno o più di questi sintomi, significa che sei sulla buona
strada e che probabilmente i tuoi occhi (interiori), che prima erano
sigillati, coperti, ora si stanno parzialmente aprendo, stanno lasciando
passare gradatamente piccoli raggi di luce,per consentirti di mettere a
fuoco ed evitare di abbagliarti bruscamente.
Come qualunque altra cosa, è necessario che la pupilla
(interiore-esteriore) non venga attraversata da una quantità eccessiva
di luce. Siate parsimoniosi nel dosaggio. La cupidigia potrebbe portarvi
a voler accumulare più di quanto vi serva o vi meritate, causandovi,
con tale brama, più svantaggi che vantaggi, e un ritorno della cecità al
posto della vostra luminosa facoltà. Sarebbe come fissare il Sole ed
esporsi eccessivamente ai suoi raggi: l’abbaglio è inevitabile.
E’ un processo molto lungo ma gratificante per chi sa pazientare… e
quando alla fine giungerà il momento e tutto l’alone svanirà, allora tu,
con i tuoi nuovi occhi, abbraccerai con un sol sguardo il Cosmo in
tutto il suo splendore, ed esso a sua volta ti avvolgerà in un senso di
pace e serenità maestosa.
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